Musica in Valigia
  • Associazione
    • Progetti
    • Paola Gallo
  • Viaggi Musicali
  • Musica
    • Le 5 Stagioni della Musica
  • Teatro
  • Contatti

Dal detto al fatto… di Renzo Masutto – Teatro Eden

By musicainvaligia • 9 Dicembre 2018 • Cultura, Musica

Questo ‘proverbio musicale’ ha la morale semplice, diretta come è sincera e diretta la sua musica. Il rincorrersi ritmico delle crome fa da collante a melodie di facile letturacon fluidi cantabili entro una cornice di chiara e nobile fattura italiana.

Nel Lento del primo atto, Tonino e Bettina reagiscono con piccoli guizzi di morale popolana grazie ad aforismi che alla voce “…Nella forza dell’amore stesse almen la dignità “rispondono con “…Ricchezza non desidero del poco sono contenta…” e le punzecchiature espressive degli staccati del primi violini fanno da contraltare alla pacata languidezza della viola.

Bettina è giovane, innamorata, mutevole, orgogliosa e non desidera i soldi, ma un uomo onesto; Tonino da far suo è spasimante d’ufficio e cerca in tutti i modi di toglierla dalle sgrinfie di Gianni, il barbiere: povero, sprezzante della nobiltà, onesto fino a quando pensa di guadagnare tanti soldi grazie alla lotteria. L’intrigo da bottega di barbiere del Settecento viene citato dallo stesso Masutto in seconda di copertina,scrivendo: l’ambientazione deve essere fatta esattamente “nell’epoca sul termine del secolo scorso”. A far da contorno al ricordo storico stanno i due protagonisti più anziani: il Barone, un po’ rustego e un po’ saggio e la Marchesa: bella, civettuola che finge di corteggiare Gianni in accordo con il Barone.

Il collaudatissimo allestimento scenico nel primo atto prevede: una piazza del villaggio, un albergo sulla destra ed a sinistra un negozio di barbiere; nel secondo atto un fantomatico castello di Montolino con una bella sala. La trovata del biglietto della lotteria con un 66 rovesciato fa da generatore di una pazzia collettiva e di una saggezza di stampo popolano che unisce tutto il villaggio in una ricerca spasmodica del senso dell’amore e del denaro. Per funzionare, la vicenda ha bisogno della piacevolissima musica del Maestro Masutto e di un libretto ben costruito.

Brevi liriche, bozzetti musicali e qualche pezzo caratteristico contraddistinguono un gustosoro manticismo che ha perso la passionalità della matrice rivoluzionaria per caratterizzarsi entro le mura domestiche di una rivista da signore. Non abbiamo più il grande romanzo con eroi ed eroine mossi dai nobili ideali, ma sempliciotti da gazzetta che sono sostenuti dalle miniaturistiche scene del quotidiano; qui il sapore ironico delle descrittività elargisce ibridismo formale sia nella parte letteraria come nello scorrere della musica.

Renzo Masutto sfrutta il suo ‘essere minore’ non per un senso d’inadeguatezza rispetto ai grandi Rossini o Donizetti, ma si affianca al contemporaneo Mascagni di Cavalleria Rusticana, perché il verismo canta la disgregazione sociale ed il potere culturale della borghesia; la seconda metà dell’Ottocento predilige una musica più leggera, più attraente e meno complicata.

Siamo nel mondo delle sartine in cui compiacere la distinzione dei livelli sociali voleva dire compiacere un pubblico in cui frivolezza e civetteria convivevano con espressionistica introspezione. A farla breve era finito anche il classicismo dei grandi maestri dall’ethos più alto come quello predicato dal duo Mozart – Da Ponte rimangono solo frammenti di una socialità incentrata sulla convenienza.

Si atomizza il pezzo di bravura nel ‘piccolo foglio d’album’ poiché, il classicismo di una sonata,implica un tempo troppo lungo di introspezione. Anche nell’Operina di Masutto,le forme universalmente valide, cariche di studio e di conoscenza, si semplificano per un pubblico che apprezza aggettivi musicali quali ‘brillante’e ‘pungente’ a scapito dei valori della grande bellezza. Questo però non è un demerito dell’autore, ma rivela la tendenza stilistica dell’epoca e riconverte le certezze di un tempo in piacevoli cartoline illustrate. L’operina termina con la semplicità del sorriso e trasmette serenità e buon ordine.

Tweet
0
Samuel Beckett: Fin de Partie di György Kurtág al Teatro alla Scala
Auguri da MiV

About the Author

musicainvaligia

You Might Also Like

  • Un Natale tutto MusicainValigia

  • Concerti Families & Kids

  • Alzheimer Fest a Treviso

  • Arena 2019

No Comments

    Leave a Reply Cancel Reply

    Subscribe & Follow

    banner-cinque-stagioni-musica

    Registrazione Newsletter

    SPONSOR TECNICI

    scintille digital agency
    la musicale
    viaggi di mente
    mezzo forte
    de pol calzature e borse
    Studio Musica Ass. Culturale

    SPONSOR

    de wrachien
    blondie parrucchieri
    inchital
    banca generali

    Find us on Facebook

    Paola Gallo

    Paola Gallo
    La Dott.ssa Paola Gallo, musicologa ed operatore culturale, è direttore artistico di Musica In Valigia, associazione culturale trevigiana che opera nell’organizzazione turistica di viaggi ad indirizzo artistico - musicale.
    Chi è Paola Gallo
    Facebook Twitter

    Made with by Scintille

    © 2013 Musica in Valigia Associazione culturale. I post di questo blog sono utilizzabili per fini non commerciali e citando la fonte.
    P.IVA 04602440267 - Privacy policy