L’uomo di velluto – Spettacolo in bilico tra musica e parole

5 stagioni 2016_Pagina_1 satieromanoPaola_Pepe

Erano i bambini di Parigi che lo chiamavano : l’uomo di velluto.

Lo facevano correndogli dietro per le strade di Arcueil, sobborgo operaio alle porte della grande città, forse perché vestiva sempre una redingote grigia di velluto o forse per la sua indole ed il suo carattere, morbidi come il velluto. Mah ! Chi potrà mai dircelo!

Certamente la musica di Satie è come un soufflé: dolce e nello stesso tempo fragile. Vive come una farfalla e, nel momento in cui la si ascolta, è già dimenticata. Non ha bisogno di spiegazioni e, chi la ama, non sa spiegarne il perché. Ne coglie l’essenza ineffabile, la bellezza effimera  e come la Moda, non la considera: Arte.

Dell’uomo, che dire ?… che era particolare è poca cosa ed è soltanto l’incipit di una lenta scoperta che parte dal buio per approdare a certezze costruite su fuggenti luci e brevi emozioni. Ci è simpatico come gli omini scarni e buffi dei fumetti, ci è indifferente perché non lo conosciamo, ci risulta intrigante perché viveva a Parigi e suonava allo Chat Noir.

Lo spettacolo che abbiamo ideato io, Paola Gallo musicologa e Valeria Romano attrice, non è la meta conclusiva di una rivisitazione del personaggio Satie, ma è work in progress, lavoro senza certezze che cambia ogni volta che lo mettiamo in scena. Ha la forma: di pera, ombrello o bombetta o qualsiasi altro suggerimento arrivi da Lui, il solo che sia stato il Novecento ed … oltre.

Non siamo vincolate dalla musica perché possiamo usarla come ‘tappezzeria’ o renderle il dovuto omaggio come ‘burocratica’. Non siamo vincolate dall’ambiente perché la sua casa può essere un armadio o un pianoforte  e ci piace giocare, per la scenografia, con i disegni di Enrico Colussi perché non si sa bene se definirli Surrealisti o Dada.

A questo punto la Parade della sua vita e delle sue opere sarà come fare sports et divertissments tra un pic – nic, una nuotata ed una partita a tennis. Il sottofondo musicale sarà solo di pochi secondi,  al pianoforte, eseguito dal vivo e non disseccato, la presenza sarà quella di giovani musicisti e non di vecchie gymnopédies, vivi e saltanti  come Erik Satie in un film di Renè Clair .

 

Avant – dernières pensées

di Paola Gallo

Domenica 12 giugno ore 18.00

Spazio ISRAA – Borgo Mazzini 25 (TV)

Ingresso € 5,00