La propensione delle imprese agli investimenti culturali

Negli ultimi cinque anni il 65% delle imprese che investono in maniera significativa in comunicazione, iscritte a UPA – l’Associazione di riferimento per le imprese che investono in pubblicità -, ha effettuato anche investimenti in iniziative di sponsorizzazione o partnership di tipo culturale.

Fra tutte le imprese che hanno risposto, in maniera anonima, alla survey interna di UPA, il 68% ha definito questa tipologia di investimento culturale importante o molto importante per l’azienda, quindi con un suo significato specifico nelle strategie complessive di comunicazione.

La motivazione principale, infatti, a non fare questo tipo di investimento, fra le aziende che negli ultimi cinque anni non ne hanno realizzati, consiste proprio nella ragione che “non fa parte in generale delle strategie dell’azienda”. Non si tratta pertanto di vincoli di budget, oppure di scarsa conoscenza del tipo specifico di investimento, bensì di orientamento delle opzioni strategiche peculiari delle singole aziende.

Riguardo agli ambiti di interesse per questa tipologia di investimento, quello della cultura costituisce la scelta per la grande maggioranza delle aziende, prima dello sport e del settore dell’educazione.

E in particolare fra i settori della cultura vengono privilegiati quelli, nell’ordine: della musica, delle mostre, dei festival, dei musei, del teatro, dell’arte contemporanea e del restauro, della fotografia, della danza e del cinema. Praticamente tutto lo spettro dei settori della cultura aperti alla possibilità di progetti di sponsorizzazione.

Fonte: UPA per la cultura